Tumori benigni
I tumori benigni del fegato vengono classificati in due grandi gruppi:
- Lesioni rigenerative
Espressione di una semplice proliferazione di cellule epatiche o di rivestimento che mantengono le caratteristiche strutturali del tessuto da cui originano. Esse sono:
- Emangioma o Angioma
- Iperplasia Nodulare Focale (Focal Nodular Hyperplasia: FNH)
- Tumori pseudo-infiammatori
Dal punto di vista pratico è importante ricordare che le lesioni rigenerative:
- aumentano raramente di volume
- non hanno rischi particolari di complicanze
- non richiedono trattamenti specifici
- Lesioni tumorali benigne
- Adenoma (HCA)
- Angiomiolipomi
Le lesioni tumorali benigne:
- possono aumentare di volume
- possono associarsi a complicanze di vario tipo
Le lesioni rigenerative e i tumori benigni del fegato sono relativamente comuni. Nella maggior parte dei casi sono asintomatici e vengono scoperti casualmente, ma in alcuni causano epatomegalia (ingrossamento del fegato) e dolenzia al quadrante addominale superiore di destra. Se affiorano alla superficie del fegato possono essere a rischio di rottura in caso di traumi.
Le caratteristiche fondamentali dei più importanti tumori benigni del fegato sono descritte di seguito.
Emangiomi
Gli emangiomi sono di solito noduli di piccole dimensioni e asintomatici; si verificano nell'1-5% degli adulti e spesso sono scoperti casualmente durante un esame radiologico come la TAC o la RMN. Sono anche di facile diagnosi mediante ecografia, dove appaiono come masse brillanti (iperecoiche) a margini ben definiti. Nella stragrande maggioranza dei casi non richiedono alcun trattamento. Solo gli angiomi epatici molto grandi possono dare sintomi quali nausea, sazietà precoce e dolore secondario a emorragia o a trombosi. Gli angiomi non controindicano l’uso di contraccettivi.
La loro asportazione chirurgica (resezione) può essere considerata se i sintomi sono fastidiosi o se un emangioma aumenta di dimensioni rapidamente. Ciò avviene in meno del 2% dei casi.
Iperplasia nodulare focale (FNH)
L’iperplasia nodulare focale origina in aree del fegato soggette a malformazioni della struttura vascolare e pertanto dal punto di vista istologico possono somigliare a una cirrosi macronodulare. La diagnosi viene fatta di solito con la RMN o con la TAC con mezzo di contrasto dove i noduli di iperplasia hanno un aspetto nodulare tipico che contiene un’area fibrosa cicatriziale centrale. Può essere necessaria la biopsia per conferma. Nelle donne portatrici di FNH non è controindicato l’uso della pillola estroprogestinica. L’iperplasia focale nodulare non si trasforma comunque mai in tumore maligno e quindi non richiede particolari controlli nel tempo. La presenza di sintomi è molto rara ed è praticamente assente il rischio di rottura e/o di emorragia. La rimozione chirurgica è anch’essa rara e dipende dalle dimensioni o da incertezze nella diagnosi differenziale con l’adenoma o alcuni sottotipi rari di epatocarcinoma.
Adenoma epatocellulare
L'adenoma epatocellulare è la neoplasia epatica benigna più importante da riconoscere perché in caso di dimensioni rilevanti o di accrescimento rapido si è dimostrata che possa degenerare in forme di tumore maligno. Il rischio di trasformazione maligno è maggiore in alcune categorie di adenomi con mutazioni della Beta-catenina. L’adenoma epatico è molto più frequente nelle donne in età fertile in cui viene spesso notata una associazione tra gli adenomi, il sovrappeso corporeo e l’assunzione di contraccettivi orali con effetto estrogenico2. Deve essere però rilevato che un rapporto diretto di causa effetto tra pillola anticoncezionale e l’insorgenza di tumori epatici benigni non è mai stato dimostrato e che solo alcune forme di adenoma sembrano essere influenzate dagli ormoni estrogeni. Mentre nelle donne l’indicazione alla rimozione va discussa di caso in caso (e in genere è attuata per adenomi di diametro maggiore di 5 cm), l’insorgenza di adenomi epatici nel sesso maschile è sempre motivo di asportazione chirurgica. La maggior parte degli adenomi è comunque asintomatica; a volte sono causa di dolore al fianco o alla spalla destra e molto raramente possono causare peritoniti localizzate o perdite ematiche in addome (emorragia intraperitoneale) poiché sono lesioni prive di capsula di contenimento e molto vascolarizzate. Quando gli adenomi sono molti e diffusi all’interno del fegato si parla di “adenomatosi”. L’adenoma e le adenomatosi richiedono sempre valutazioni e cure specialistiche.
Altri tumori benigni
Nel fegato raramente si riscontrano altre lesioni rigenerative (vedi sopra) come gli angiomiolipomi o i tumori pseudo-infiammatori i quali sono in genere del tutto asintomatici. Essi, se correttamente diagnosticati, non richiedono trattamenti. Gli adenomi benigni dei dotti biliari sono rari e di riscontro incidentale, ma se rilevati vanno invece avviati a trattamenti interventistici in genere delicati. In ragione delle possibili complicanze correlate al loro trattamento, gli adenomi biliari richiedono sempre valutazioni e cure specialistiche specifiche.
Le informazioni fornite nel presente fascicolo informativo sono state elaborate grazie al contributo scientifico del professor Vicenzo Mazzaferro, Direttore S.C. Chirurgia generale indirizzo oncologico 1 (Epato-gastro-pancreatico e Trapianto di Fegato) - Istituto Nazionale Tumori IRCCS, Milano.
Progetto realizzato grazie al contributo non condizionante di Fondazione Roche.
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