Cos’è il tumore del fegato?
Dal latino “tumere” che significa «esser gonfio», con il termine “tumore” si definisce ogni lesione del corpo umano che altera la consistenza e la forma della sede dove esso origina, appunto “gonfiandola”. Più specificamente, i tumori umani sono formati da cellule normali che si trasformano in cellule “atipiche o alterate” che perdono il controllo della loro crescita e delle loro funzioni, formando una massa in continuo accrescimento.
Parlando di tumori del fegato, possiamo distinguere forme benigne (la cui crescita è limitata al fegato, ovvero che non si diffondono agli altri organi) e maligne che hanno la potenzialità di creare metastasi, cioè di diffondersi anche ad altri organi. Le neoplasie del fegato possono originare direttamente dalle cellule epatiche e per questo essere definite “neoplasie primitive” oppure arrivare al fegato come metastasi di tumori maligni originati in altre sedi dell’organismo: in questo caso esse sono definite “neoplasie secondarie”.
Tra le forme maligne, il tumore più frequente è l’epatocarcinoma (HCC), seguito dal colangiocarcinoma (a sua volta diviso in intraepatico e delle vie biliari extraepatiche). Forme molto più rare sono i tumori vascolari (e mangioendoteliomi, angiosarcomi), quelli dello stroma (fibrosarcomi) e quelli delle cellule di derivazione dal midollo osseo (linfomi).
Progetto realizzato grazie al contributo non condizionante di Fondazione Roche.
Prosegui
Scrivi all’Associazione
Chiama il nostro numero verde