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L’importanza della multidisciplinarietà nella diagnosi, gestione e terapia dell’epatocarcinoma (HCC)

L’epatocarcinoma (HCC) costituisce la più grave complicanza evolutiva delle patologie epatiche e del suo impatto tanto sula salute del paziente quanto sulla sua qualità di vita è stato oggetto di numerose attività e focus da parte di Epac. 
Nell’ambito delle difficoltà che i pazienti vivono quotidianamente una delle principali riguarda la difficoltà di reperire informazioni relativamente alle strutture a cui potersi rivolgere per la gestione dell’epatocarcinoma: non è infrequente un ”pellegrinaggio” dei pazienti in varie strutture, per spesso appoggiarsi a strutture ospedaliere inadeguate in termini di personale esperto, capacità diagnostica, interventistica, e gestione farmacologica, per approdare troppo spesso e troppo tardi nel luogo giusto.

Possiamo affermare, senza dubbio alcuno, che in questo contesto un elemento discriminante per individuare un centro che possa garantire una diagnosi, gestione e terapia ottimale dell’epatocarcinoma è certamente la multidisciplinarietà.

La multidisciplinarietà si basa su alcuni principi fondamentali, tra cui:

  • Formazione di team integrati
  • Condivisione delle informazioni
  • Pianificazione personalizzata.

La multidisciplinarietà funziona perché consente di trattare il paziente non come un insieme di sintomi isolati, ma come un complesso sistema interconnesso, considerando gli aspetti fisici, emotivi e psicologici del paziente, migliorando così la sua qualità di vita. La multidisciplinarietà consente, inoltre, una valutazione approfondita del caso, garantendo che le decisioni di trattamento siano basate su una comprensione completa della malattia e delle caratteristiche del paziente. Infine, ma non per ultimo, la collaborazione tra esperti consente di ridurre i tempi di attesa per la diagnosi e il trattamento, migliorando significativamente le prospettive di guarigione del paziente.
La multidisciplinarietà rappresenta un vero e proprio un cambiamento culturale per individuare il percorso migliore per il paziente oncologico, per garantire un supporto completo a tutte le sue esigenze; significa coordinare più discipline per raggiungere un obiettivo comune: la qualità di vita delle persone in terapia.

Questo progetto è stato realizzato grazie a un contributo incondizionato di Roche

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