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Da cosa è causato l’epatocarcinoma e qual è la sua evoluzione?

Nella maggior parte dei casi (80-90%) l’HCC insorge nel contesto della cirrosi epatica. Tuttavia, è possibile che esso possa insorgere anche in pazienti con epatite cronica, sebbene ciò accada in un numero limitato di casi e più frequentemente in pazienti con infezione da epatite B. Le condizioni che portano più frequentemente alla cirrosi sono le infezioni da virus dell’epatite (HBV e HCV), l’abuso di alcol e sempre più di frequente le epatopatie croniche non-alcooliche sostenute da problemi di metabolismo e di stili di vita non appropriati (pazienti sovrappeso, con scarsa propensione all’esercizio fisico, con alti valori di colesterolo, presenza di diabete, ipertensione, cardio- patia etc.)
Anche chi è guarito dall’HCV mantiene un rischio residuo di sviluppare l’epatocarcinoma (HCC), stimabile fra l’1 e 2% ogni anno.

HBV

L’infezione da virus B costituisce il fattore di rischio più importante e questo è ancora più significativo nelle regioni in cui l’infezione da HBV è endemica (ad es. in estremo Oriente). In queste aree spesso l’infezione viene trasmessa con modalità verticale (trasmessa dalla madre al bambino alla nascita) o durante l’età neonatale. L’età di infezione, il sesso maschile e la presenza di danno attivo del fegato associato alla replicazione del virus rappresentano dei fattori di rischio importanti. Nei portatori cronici di HBV l’epatocarcinoma può insorgere anche in assenza di cirrosi. I pazienti con infezione cronica da HBV vanno quindi controllati nel tempo (screening) anche se non cirrotici, per poter individuare quanto più precocemente possibile l’eventuale insorgenza di un tumore.

HCV

I pazienti affetti da cirrosi HCV-correlata presentano un rischio 20 volte maggiore di sviluppare HCC rispetto alle persone sane. Fattori precipitanti la condizione di epatite cronica a cirrosi e quindi ad HCC sembrano essere: il sesso maschile, l’età all’infezione, l’assunzione di alcol, la co-infezione da virus B, l’infezione da HIV.

Nella tabella che segue vengono riportati i fattori di rischio per le forme virali elencate per i diversi gradi di importanza (crescente dal numero di “+” o decrescente dal numero di “-“ con un “?” in caso di evidenza insufficiente a dare certezze).

FATTORI CHE INFLUENZANO LA PROGRESSIONE AD HCC NELL'INFEZIONE DA HBV E CIRROSI HCV
FATTORI CORRELATI AL PAZIENTE 
Età della diagnosiHBV (++++), HCV (++++)
Sesso maschileHBV (+++), HCV (++)
Presenza di cirrosiHBV (++++), HCV (++++)
Storia familiare di HCCHBV (++), HCV (++)
Razza (afro-americana)HBV (++), HCV (++)
Stato socialeHBV (-), HCV (-)
FATTORI CORRELATI AL VIRUS 
Elevata carica viraleHBV (++++), HCV (?)
HBV genotipoHBV (+++), HCV (+++)
Concomitante coinfezioneHBV (++++), HCV (++++)
Concomitante infezione da HIVHBV (?), HCV (++)
ALTRI FATTORI 
Abuso alcoolHBV (++++), HCV (++++)
Tossici ambientali (aflatossine)HBV (+++), HCV (+++)
Fumo, diabete, obesitàHBV (?), HCV (?)

Alcool

L’alcool di per sé non è cancerogeno, ma nel caso dell'HCC la correlazione tra tumore e alcool si dimostra per il tramite della cirrosi che invece è direttamente correlata all’abuso di bevande alcooliche. Le carenze nutrizionali e metaboliche conseguenti all'alcolismo sono ulteriori fattori contribuenti allo sviluppo del tumore. Fattori determinanti in grado di aumentare il rischio di sviluppare HCC in una cirrosi ad eziologia alcolica sono inoltre l'età avanzata, il sesso maschile e la co-presenza di infezione da HBV e HCV.

Altri fattori

Un fattore di rischio di cancro epatico meno conosciuto e meno frequente nelle nostre aree è costituito dalle afla-tossine (tossine assunte con la dieta, presenti nei cereali conservati nei climi caldo-umidi come l’Africa e il Sud- Est Asiatico). Anche le malattie metaboliche su base genetica sono fattori di rischio di malattie croniche del fegato, di cirrosi e di degenerazione tumorale epatica. Tra esse si ricordano l’emocromatosi (accumulo di ferro), il morbo di Wilson (accumulo di rame), il deficit di alfa1-antitripsina, la tirosinemia di tipo 1 e le glicogenosi (accumulo anomalo di glicogeno). Come si è detto più sopra, l’abuso di alcool e sempre più di frequente le epatopatie croniche non-alcooliche sostenute da problemi di metabolismo e di stili di vita non appropriati (pazienti sovrappeso, con scarsa propensione all’esercizio fisico, con alti valori di colesterolo, presenza di diabete, ipertensione, cardiopatia etc.) sono un riconosciuto fattore di rischio di cirrosi epatica e di cancro.
Le malattie croniche biliari come colangite biliare primitiva e le colangiti sclerosanti sono raramente associate agli epatocarcinomi, mentre molto più dimostrata è la possibilità, in questo tipo di paziente, di osservare la formazione di tumori ad origine dalle cellule di rivestimento delle vie biliari (colangiocarcinomi; vedi sopra).

L’epatocarcinoma su fegato non cirrotico

La formazione di un epatocarcinoma in un fegato del tutto normale è rara. In questi casi la neoplasia si presenta spesso in giovani adulti e in genere in età meno avanzata rispetto all’HCC su cirrosi. I fattori di rischio sono gli stessi delle neoplasie insorte su cirrosi come l’infezione da HBV, da HCV o la contaminazione con fattori tossici (es. contaminanti ambientali come cloruro di vinile, sostanze radioattive, aflatossine nelle zone a rischio, abuso di farmaci come ad es. gli anabolizzanti etc.).


Le informazioni fornite nel presente fascicolo informativo sono state elaborate grazie al contributo scientifico del professor Vicenzo Mazzaferro, Direttore S.C. Chirurgia generale indirizzo oncologico 1 (Epato-gastro-pancreatico e Trapianto di Fegato) - Istituto Nazionale Tumori IRCCS, Università di Milano


Progetto realizzato grazie al contributo non condizionante di Fondazione Roche.

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