Vino rosso
Epatite cU.O Gastroenterologia Nutrizione Clinica ed Endoscopia
Ospedale Koelliker – Torino
Questo parere non ha valenza di consulto medico e non può sostituire il colloquio, la visita e l’esame della documentazione medica del paziente.
Buongiorno,
complimenti per aver completato con successo la terapia, è un traguardo veramente Importante. Purtroppo l'alcool è l'unica sostanza alimentare con un dimostrato e specifico effetto epatolesivo sulle cellule epatiche, Il consumo di alcol, anche in piccole quantità, non è consigliato nel suo caso
Ecco perché:
Steatosi epatica: Questa condizione è caratterizzata dall'accumulo di grasso nel fegato. L'alcol, anche in piccole quantità, può peggiorare questa condizione, aumentando l'infiammazione e il danno epatico.
Fegato rigenerato: Anche se l'epatite C è stata eradicata, il fegato ha subito un danno e ha bisogno di tempo per rigenerarsi completamente. L'alcol può rallentare questo processo di rigenerazione.
Altri rischi: Oltre alla steatosi, l'alcol può aumentare il rischio di sviluppare altre patologie epatiche. o di far degenerare la steatosi in cirrosi.
Attualmente la legislazione italiana, non permette la dealcolizzazione del vino nè rosso, né bianco, a differenza della birra, ma ci sono ottime aziende straniere che a fianco dei loro prodotti con alcol producono la versione zero alcol. Ho recentemente assaggiato in un congresso in cui dei produttori proponevano vini dealcolati più salutari per i pazienti, un Pinot Nero che hanno denominato Zero-Point-Five, in quanto ha solo lo 0,5 di alcolemia e le posso assicurare che aveva profumi e sapori veramente notevoli. Il produttore è tedesco. Potrebbe essere una alternativa per mantenere la convivialità nei suoi pasti