Complicanze renali in aumento nei pazienti ospedalizzati con malattia epatica cronica

Secondo uno studio pubblicato su JAMA Network Open, le complicanze renali nei pazienti con malattia epatica cronica ricoverati in ospedale sono in aumento e rappresentano un onere clinico ed economico crescente.
Questi risultati sottolineano la necessità di contrastare questo andamento attraverso una gestione attenta delle complicanze renali in questa popolazione di pazienti, hanno osservato i ricercatori.
Nel 2023, quasi un terzo dei pazienti ospedalizzati con malattia epatica cronica presentava insufficienza renale acuta (AKI) o sindrome epatorenale (HRS).
Anche i costi di ospedalizzazione per paziente sono aumentati dal 2018 al 2023.
«Un'identificazione precoce più efficace, il collegamento dei pazienti con specialisti adeguati e l'inizio tempestivo di terapie mirate appropriate possono contribuire a migliorare gli esiti clinici in questa popolazione», ha dichiarato Robert J. Wong, professore associato di gastroenterologia ed epatologia presso la Stanford University School of Medicine e medico presso il VA Palo Alto Healthcare System.
Per indagare sull’andamento dell’incidenza di insufficienza renale acuta e sindrome epatorenale tra i pazienti con epatopatia cronica ricoverati in ospedale, così come sull’utilizzo delle risorse sanitarie e i costi correlati, Wong e colleghi hanno condotto uno studio retrospettivo di coorte longitudinale.
È stato utilizzato il database Premier Healthcare per identificare pazienti adulti con malattia epatica cronica e insufficienza renale acuta o sindrome epatorenale, ricoverati negli Stati Uniti tra il 2018 e il 2023.
I ricercatori hanno adeguato i costi totali all’inflazione, aggiornandoli al dollaro USA del 2024.
Su un totale di 4.056.287 ricoveri per malattia epatica cronica (età media 58,3 anni; 55,4% uomini), il 44,9% era coperto da Medicare e il 26% da Medicaid.
Quasi un terzo (30,1%) presentava insufficienza renale acuta (età media 62,6 anni; 59,7% uomini; 53,8% con Medicare), e il 2,2% era affetto da sindrome epatorenale (età media 58,9 anni; 60,7% uomini; 41,6% con Medicare).
I disturbi correlati all’alcol erano comuni in entrambi i gruppi (27,9% e 59,6% rispettivamente).
Quasi tutti i pazienti con sindrome epatorenale (95,5%) presentavano una diagnosi di cirrosi epatica.
La percentuale di pazienti ospedalizzati con epatopatia cronica è aumentata dal 7,4% nel 2018 al 9% nel 2023, con tendenze simili per l’insufficienza renale acuta (dal 27,1% al 31,2%; p<0.001) e per la sindrome epatorenale (dal 1,9% al 2,3%; p< 0.001).
Le ospedalizzazioni per insufficienza renale acuta in pazienti con malattia epatica da alcol si sono mantenute costanti dal 2018 (20,2%) al 2023 (19,8%). Le ospedalizzazioni per sindrome epatorenale in pazienti con malattia epatica alcol-correlata sono aumentate dal 52,8% nel 2018 al 59,8% nel 2021, con un leggero calo al 56,5% nel 2023.
I pazienti con sindrome epatorenale presentavano tassi di mortalità ospedaliera significativamente più alti (26,4%) rispetto a quelli con insufficienza renale acuta (18,4%; p<0.001).
«Nel complesso, un ricovero su dodici tra gli adulti negli Stati Uniti riguarda pazienti con epatopatia cronica o cirrosi, e questa incidenza è in aumento», ha affermato Wong. «In questa coorte, la percentuale di soggetti con insufficienza renale acuta e sindrome epatorenale è cresciuta costantemente, e nel 2023 quasi un terzo dei pazienti ospedalizzati con malattia epatica cronica ne era affetto.»
I ricercatori hanno inoltre rilevato un aumento dei costi associati a queste ospedalizzazioni.
Dal 2018 al 2023, il costo medio totale di ospedalizzazione per paziente è passato da 141.005 a 165.548 dollari per chi presentava insufficienza renale acuta e da 153.456 a 186.760 dollari per quelli con sindrome epatorenale.
Anche l'incidenza annuale proiettata di ricoveri per malattia epatica cronica è aumentata nello stesso periodo, da 2.288.242 nel 2018 a 2.754.542 nel 2023. I ricoveri per insufficienza renale acuta sono passati da 619.775 a 860.119 pazienti, mentre quelli per sindrome epatorenale da 42.930 a 63.381 pazienti.
Secondo Wong, questi dati si aggiungono alle crescenti evidenze sul peso clinico ed economico della malattia epatica cronica negli Stati Uniti.
«Il nostro studio mette in luce le importanti implicazioni cliniche dell’insufficienza renale acuta e della sindrome epatorenale, note complicanze della progressione della malattia epatica», ha dichiarato Wong. «Speriamo che questi dati aumentino la consapevolezza tra gli operatori sanitari che seguono questi pazienti ad alto rischio, e sottolineino l’importanza di una diagnosi precoce e di un tempestivo collegamento a trattamenti appropriati, che potrebbero migliorare significativamente gli esiti clinici.»
Wong ha infine esortato i clinici ad agire in modo proattivo nella gestione di queste complicanze: «Il messaggio principale che vogliamo trasmettere con questi dati è l’importanza di riconoscere tempestivamente i segni e i sintomi dell’insufficienza renale acuta o della sindrome epatorenale nei pazienti con malattia epatica cronica o cirrosi, per poter intervenire subito con cure specialistiche e terapie mirate volte a migliorare gli esiti clinici.»
Fonte: pharmastar.it